tag:blogger.com,1999:blog-11580611732027503272024-03-13T09:45:17.350-07:00Che il velo sia da sposa!il blog italiano su Ghada Abdel Aalgiuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.comBlogger22125tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-61743913006438735502010-04-09T01:17:00.000-07:002010-04-09T02:31:59.550-07:00Il servizio di Ernesto Pagano sul TG3 su Ghada vince il premio Ilda Bartoloni<span class="Apple-style-span" style="color: #565656; font-family: arial; font-size: 12px; line-height: 20px;">Ernesto Pagano con il servizio “Che il velo sia da sposa” andato in onda sul TG3, ha vinto la prima edizione del premio di giornalismo intitolato a Ilda Bartoloni, cronista del Tg2 scomparsa nel 2009. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #565656; font-family: arial; font-size: 12px; line-height: 20px;">Ecco qui il video premiato:</span><br />
<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/u6cZwlNximY&hl=it_IT&fs=1&"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/u6cZwlNximY&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-16647677483545161762009-12-20T05:21:00.000-08:002009-12-20T05:22:23.813-08:00Ghada tra le 100 donne dell'anno di Io DonnaIo Donna (Corriere della sera) stila la classifica delle 100 donne dell'anno: e Ghada guadagna il 62° posto.<br />
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"Farmacista egiziana, trentenne, single, affida a un blog la sua rocambolesca ricerca di un uomo da sposare e pubblica un bestseller, <i>Che il velo sia da sposa</i> (Epoché). Per tutti, ormai, è la Bridget Jones del mondo arabo."<br />
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Per la classifica completa, che va da Angela Merkel (1° posto) a Fiorenza Vallino (100°), attraverso Benedetta Tobagi e Sonia Gandhi (rispettivamente 45° e 68°), ecco il <a href="http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_17/marina_terragni_cento_donne_606e0c04-eb0f-11de-9f53-00144f02aabc.shtml">link</a> al Corriere.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-22123054501016661622009-12-08T13:06:00.000-08:002009-12-08T13:06:41.995-08:00Ghada su Rai - MediterraneoSabato 5 dicembre la trasmissione <a href="http://mediterraneo.blog.rai.it/">Mediterraneo</a> (in onda su rai 3 e rai international) ha recensito il libro di Ghada. Per vedere la puntata, ecco qui il <a href="http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ac0e6302-630a-422b-bb26-65712cfaf701.html">video</a>.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-88848512831837579602009-11-30T00:45:00.000-08:002009-11-30T00:45:46.118-08:00Cognate?<i>Avevamo lasciato Bride alle prese con la sconvolgente notizia del fidanzamento di Susan, la figlia di zia Ficcanaso: torniamo adesso al blog di Ghada per scoprire gli inaspettati risvolti dell'avvenimento....</i><br />
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Ma lasciamo perdere la guerra condominiale del marzo 2008 e torniamo a zia Ficcanaso e Susan. Non posso crederci. Sta succedendo davvero? Persino Susan ha un fidanzato? Voglio dire... prima Noha e adesso anche Susan?<br />
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Zia Ficcanaso viene ad abbracciarci. Già, ci abbraccia per giunta! Questa donna ormai è diventata peggio della tifoseria dello Zamalek: non c'è colpo che possa ferirla.<br />
-<span style="color: red;"> Hai visto, Susan? Hai visto? Non te l'avevo detto che sarebbero state felicissime? Vedi come versano lacrime di gioia?</span><br />
- <span style="color: #351c75;">Lo vedo, mamma, lo vedo. Hai visto, Bride, che tutto è destino? E pensare che non avevo alcuna intenzione di sposarmi, per il momento, ma... Ci crederesti? Questo ragazzo era deciso a... era determinato a sposare una dottoressa sopra i venticinque. E invece... mamma è riuscita a convincerlo a sposare me e così... ieri grazie a Dio abbiamo deciso di fidanzarci.</span><br />
- <span style="color: magenta;">Lasciami! Lasciami!!!</span><br />
Questa sono io che urlo e mi dimeno, determinata a spaccarle la testa, se non fosse che mamma mi trattiene e zia Ficcanaso mi ha messa con le spalle al muro. Alla fine, però, riesco a liberarmi dalla loro presa.<br />
- <span style="color: #38761d;">Basta bambina mia, niente scandali!</span><br />
- <span style="color: magenta;">Altro che scandali, mamma! Questa gente meriterebbe di... di...</span><br />
- <span style="color: #351c75;">Non ti ho ancora detto perché siamo venute, Bride cara... Questo ragazzo ha un fratello che cerca moglie e così...</span><br />
- <span style="color: magenta;">Di pranzare con noi, oggi. Decisamente. Forza, mamma, alzati. Vai a bollire l'anatra! Zia Ficcanaso non è mica la prima venuta, né tantomento Susan viene a trovarci tutti i giorni!</span><br />
- <span style="color: #351c75;">Ma pensa, Bride! Il destino... saremo cognate!</span><br />
Oh porca vacca! Mi toccherà pure avere Susan per cognata? E che ne sarà della salute mentale di mamma, già seriamente in pericolo? Caspita! E vabbé, vorrà dire che mi tapperò il naso, chiuderò gli occhi, inghiottirò il rospo e fine. Quantomeno Haytham la smetterà di infierire su di me divertendosi alle mie spalle.<br />
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Per quanto mi sforzi, non riesco a capire a che scopo zia Ficcanaso e Susan fanno tutto questo. Be', se il ragazzo è come quegli altri che zia Ficcanaso mi ha presentato finora, perché mai Susan dovrebbe sposare suo fratello? E se invece è un buon partito, perché vogliono presentarmelo? Pensate che sia stata ingiusta con zia Ficcanaso? Forse la brava donna ha le migliori intenzioni e sono io a essere malvagia?<br />
Voi dite?<br />
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Be', chi vivrà, vedrà.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-61988004296271421052009-11-19T11:16:00.000-08:002009-11-19T11:16:42.025-08:00Ghada su TG2 Achab LibriMaria Grazia Capulli recensisce il libro di Ghada nella puntata di oggi della rubrica Achab Libri del TG2. Ecco <a href="http://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-851585f2-a951-4b2a-8cb5-11d52aea8694.html?p=0">qui</a> il video.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-11146530687431178612009-11-15T05:09:00.000-08:002009-11-15T05:09:27.313-08:00Intervista a Ghada per Rainews24Liana Mistretta invervista Ghada Abdel Aal, <a href="http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=17231">un bellissimo servizio su di lei</a> e sul tema del matrimonio.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-29353244445774436832009-11-11T03:38:00.000-08:002009-11-11T03:38:30.243-08:00Ghada su RepubblicaFrancesca Caferri intervista Ghada per Repubblica, in edicola oggi:<br />
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<div style="text-align: justify;"><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/_qXSxWB2u3eI/SvqiE1LakCI/AAAAAAAAARc/aKO7M2d7URM/s1600-h/ghadarep.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/_qXSxWB2u3eI/SvqiE1LakCI/AAAAAAAAARc/aKO7M2d7URM/s320/ghadarep.jpg" /></a><br />
</div><div style="text-align: left;"><i>Ghada Abdel Aal, 30 anni, ha aperto un blog che spopola in Egitto<br />
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Racconta le avventure per trovare un buon partito. E ora esce un libro<br />
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LA BRIDGET JONES ARABA VUOLE IL VELO E UN MARITO<br />
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La Bridget Jones del mondo arabo ha 30 anni, viso dolce e occhi scuri. Porta un grande anello - non di fidanzamento, naturalmente - e non ama essere chiamata Bridjet Jones. "All'inizio - dice - non sapevo neanche chi fosse. Tantomeno conoscevo Sex and the City. Da noi questi film non sono trasmessi". Eppure sfuggire all'etichetta è difficile: Ghada Abdel Aal è la giovane donna che per prima in Egitto ha osato infrangere il tabù del silenzio, raccontantdo pubblicamente la corsa disperata di migliaia di sue coetanee e delle loro famiglie per accaparrarsi un buon marito. Lo ha fatto in un blog (http://wanna-b-a-bride.blogspot.com) che racconta le avventure sue e delle sue amiche - tutte inglobate nel personaggio di Bride, sposa in inglese - e che è un susseguirsi di personaggi assurdi e situazioni imbarazzanti: dalla zia Ficcanaso al potenziale fidanzato che interrompe l'incontro con la famiglia per guardare una partita di calcio, fino al "bello e possibile" che si scopre essere un ladro. Ma che, fra un sorriso e l'altro, dipinge una società in cui - per usare le sue stesse parole - "le ragazze esistono solo perché qualcuno le sposi. Ma non devono essere loro a cercare qualcuno. Né tantomeno parlarne".<br />
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E' così che, a differenza dell'eroina di Helen Fielding o delle quattro newyorkesi uscite dalla penna di Candace Bushnell - divertenti e provocatorie ma certo non rivoluzionarie - Ghada ha davvero sfondato il muro delle convenzioni sociali. Diventando molto più che un fenomeno di costume. In tre anni il blog ha avuto più di 500 mila contatti, i post sono diventati un libro e presto saranno anche dei fumetti e una serie televisiva. I diritti sono stati acquistati in Germania e in Gran Bretagna, oltre che in Italia, dove la casa editrice Epoché è stata la prima a dare a Ghada una voce fuori dai confini del suo Paese.<br />
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Il successo ha colto questa farmacista tramutata in scrittrice impreparata: "Avevo bisogno di sfogarmi - racconta - avevo perso le mie migliori amiche, che si sono sposate. Non avevo più nessuno a cui raccontare le mie disavventure alla ricerca di un marito e così ho iniziato a scriverle su internet. Mi aspettavo pochi lettori e molti insulti, perché ho usato un linguaggio molsto schietto, ho rivelato molti dei "trucchi" di noi ragazze e ho detto cose che gli uomini non vorrebbero sentire. Invece sono arrivati i ringraziamenti: dei ragazzi, che dicevano di aver finalmente capito molte cose. E delle coetanee, che si sentivano meno sole".<br />
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Post dopo post Ghada ha puntato i riflettori su una questione sociale sempre più evidente in Egitto: paralizzati dalla crisi economica e da un tasso di disoccupazione superiore al 9% (quello ufficiale: ma esperti indipendenti parlano del 20%) e con un 20% della popolazione che vive sotto la soglia della povertà, i giovani sulle rive del Nilo si sposano sempre più tardi. E se per un ragazzo restare a casa è noioso ma onorevole, una ragazza che superi la soglia dei 27 senza anello al dito entra automaticamente nella categoria delle zitelle. Quelle che "hanno per forza qualcosa di sbagliato, altrimenti perché non se le piglia nessuno?", come scrive Ghada. Ai tre milioni di donne egiziane oltre i 35 anni che non sono sposate e a quelle che si avvicinano a questa soglia, Abdel Aal ha dato una voce. Che ora rimbomba come un'eco: dopo il suo successo sono nati gruppi su Facebook dedicati alle "zitelle", un blog e una radio intitolati "Voglio divorziare" e un magazine dedicato a chi ha un matrimonio fallito alle spalle.<br />
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Difficile immaginare che la valanga sia stata innescata da questa giovane donna con i capelli coperti da un velo nocciola. A prima vista, infatti, l'aria timida non corrisponde allo stile pungente del blog e del libro: "Quando scrivo sono molto più spigliata", ammette lei. Questa dicotomia le ha creato non pochi problemi: "Ora - sorride - è ancora più difficile trovare un fidanzato. Uno dei pochi che si è fatto avanti cercava Bride, non me: mi ha chisto perché ero così diversa dalle cose che raccontavo. Ho capito che neanche lui è quello giusto." Nonostante tutto Ghada non smetterà di cercare: "Voglio avere dei figli e in Egitto non c'è altra via oltre al matrimonio. E chissà, magari un giorno un uomo ni stupirà". Di certo, promette, le nozze non saranno la fine del blog: "Se mai succederà magari mi metterò a scrivere della vita da sposata. Sono certa che di cose da raccontare ce ne sarebbero". Per non parlare del fatto che in tv i sequel sono di gran moda.</i></div></div>giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-77074757984588619572009-11-10T09:16:00.000-08:002009-11-10T09:16:08.878-08:00Il video di Ghada alle Falde del KilimangiaroEcco <a href="http://www.forum.rai.it/forumThreads/view/4ae9a699-1e34-4a67-ae44-1ebed4a244dd">qui</a> il video di Ghada ospite di Licia Colò alle Falde del Kilimangiaro.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-11847352492558593732009-11-10T09:15:00.000-08:002009-11-10T09:15:02.243-08:00Ghada su Il Fatto QuotidianoCecilia Scaldaferri recensisce Ghada su Il Fatto Quotidiano di domenica 8 novembre:<br />
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<i>Trentenne colta e istruita alla ricerca dell'Uomo Giusto in una città caotica, dribbla ruffiano e perditempo alla ricerca dell'amore vero (o quantomeno di una buona posizione sociale). Non è il sequel di Sex & The City ma l'avventura tragicomica di Ghada Abdel Aal, giovane farmacista nonché scrittrice egiziana che ha voluto condividere in rete le sue ironiche considerazioni sull'attività più antica del mondo: la caccia al marito.</i><br />
<i>Era il 2006 e quello che era nato come un semplice sfogo s'è trasformato nel seguitissimo blog </i>Wanna-b-a-bride<i>, divenuto un libro "Che il velo sia da sposa" alla terza ristampa e presto serie tv. "L'idea del blog mi è venuta perché avevo bisogno di confidarmi dopo che è venuta a mancare mia madre" racconta Ghada dal Cairo, alla vigilia della presentazione del libro a Roma, alla libreria Griot.</i><br />
<i>"Prima era solo un argomento di conversazione con i miei amici, poi mi sono resa conto che trovare l'Uomo Giusto è un problema nazionale", che riguarda milioni di giovani donne (nel suo profilo dice di rappresentare 15 milioni di ragazze su 35 milioni di egiziane, senza contare le tante single degli altri Paesi arabi che si riconoscono in ciò che scrive) quotidianamente impegnate a lottare contro il loro peggior destino: restare zitelle. Un incubo al quale la società (islamica ma non solo) non le prepara, anzi le alleva nell'idea che il matrimonio, e quindi una casa e dei figli, sia la conclusione più ovvia, anzi, l'unica.</i><br />
<i>Ben diversa la posizione di Ghada: "Il matrimonio è un diritto, non una vergogna né un peccato. Secondo molti una donna non dovrebbe mai dire queste parole, ma io penso che sia un mio diritto".</i><br />
<i>E se non succede è come scomparire dall'orizzonte sociale. Prospettiva che spinge le giovani donne a tour de force alla ricerca di un buon partito, schiacciate tra la difesa ad oltranza della propria virtù, con la società che le vorrebbe chiuse in casa lontano dagli sconosciuti, e la necessità di uscire e lavorare, anche per incontrare possibili pretendenti. Ecco quindi sfilare nel salotto di Bride un campionario quanto mai vario di esemplari adulti di maschio medio egiziano (dotati tuttavia, dopo un attento esame, di caratteristiche universali) dal lavativo dal sorriso smagliante allo psicopatico poliziotto della buoncostume, dallo "smemorato" che si dimentica di parlare di moglie e figli già esistenti al cafone technicolor. Una galleria di personaggi indimenticabili, ai quali si somma la "zia Ficcanaso", elelmento indispensabile in ogni buona famiglia egiziana, instancabile nella sua attività di procacciatrice di pretendenti, sfortunantamente con scarsi risultati.</i><br />
<i>Una pratica, questa dei </i>gawwaz el-salonat<i>, i cosiddetti matrimoni da salotto, sulla quale la scrittrice si interroga, chiedendosi come si fa a decidere che quello è Mr. Right, l'Uomo Giusto, dopo averlo incontrato solo per pochi minuti (e aver passato la giornata a pulire e cucinare).</i><br />
<i>In un'imamginaria scala di valoro - amore, soldi, posizione sociale e benessere familiare - Ghada non ha dubbi: "Per prima cosa cerchiamo un uomo che abbia una carriera rispettabile e una buona famiglia, quanto all'amore in un matrimonio tradizionale viene durante il fidanzamento i addirittura dopo il matrimonio, mentre l'approvazione dei genitori è un must, una condizione imprescindibile".<br />
</i>giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-77979454783255426612009-11-06T01:22:00.000-08:002009-11-06T01:22:24.132-08:00Ghada alle Falde del Kilimangiaro (Rai 3) e alla Libreria GriotGhada arriverà a Roma per partecipare in diretta alla trasmissione "Alle Falde del Kilimangiaro" condotta da Licia Colò su Rai3 a partire dalle 15.00 di questa domenica 8 novembre.<br />
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A seguire, alle 19.30 incontrerà i lettori italiani alla <a href="http://www.libreriagriot.it/">Libreria Griot</a> di Roma (via S. Cecilia 1/a).<br />
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Vi aspettiamo!giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-11663085581999345022009-11-02T02:56:00.000-08:002009-11-03T07:45:14.478-08:00Ghada su Il VenerdìMicol Passariello recensisce il libro di Ghada su <a href="http://www.epoche-edizioni.it/public/rasstampa/Ilvenerdiperweb.jpg">Il Venerdì di Repubblica</a>.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/_qXSxWB2u3eI/Su661Pne_cI/AAAAAAAAARM/lnNsGHLxCyM/s1600-h/ghada_venerd%C3%AC+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/_qXSxWB2u3eI/Su661Pne_cI/AAAAAAAAARM/lnNsGHLxCyM/s400/ghada_venerd%C3%AC+001.jpg" /></a><br />
</div>Sex&Cairo - Esce in Italia il diario di una scrittrice egiziana, bestseller in patria<br />
LA TRENTENNE EGIZIANA CHE VUOLE IL VELO. QUELLO DA SPOSA, PERO'.<br />
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Cercasi marito disperatamente. E' nato da questa missione il blog Che il velo sia da sposa, diario di una trentenne egiziana, che racconta le sue avventure e disavventure vissute alla ricerca dell'anima gemella. Lei è Ghada Abdel Aal, single, che nel dibattito sul velo indossato dalle donne islamiche, interviene con un'unica richiesta: "lo voglio, purché sia da sposa".<br />
Il suo blog ha avuto un successo tale da diventare un omonimo libro, bestseller in Egitto, che esce ora in Italia (Epoché, pp. 204, euro 15). Nel romanzo, si raccontano le avventure di Bride, una giovane farmacista del Cairo alla ricerca di un marito, che stenta a trovare nonostante le sue mille peripezie. Ghada Abdel Aal crea il suo alterego Bride con l'autoironia di Bridget Jones e l'appeal di Carrie Bradshaw di Sex & The City, il tutto in versione araba. Ecco, allora, una sequenza di uomini sbagliati, dall'impostore al poligamo, dal disoccupato all'egoista.<br />
Divertente, sarcastico e pungente, Che il vielo sia da sposa disegna una caricatura che fa sorridere e riflettere sulla società islamica soffocata dalla tradizione, dove essere single a trent'anni vuol dire avere qualcosa che non va.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-89929603642774952302009-10-29T10:33:00.000-07:002009-11-03T07:43:36.230-08:00Ghada su Cosmopolitan e InternazionaleCosmopolitan e <a href="http://www.epoche-edizioni.it/public/rasstampa/Internazionale_media.jpg">Internazionale</a> parlano di Ghada:<br />
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<i>Una trentenne egiziana a caccia di marito prende in esame (e in giro) una serie di improbabili pretendenti. Tutto è nato da un blog: ora Ghada è una scrittrice tradotta in molti Paesi.</i> - Cosmopolitan -<br />
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<i>Si avvicinano i trent'anni per Ghada, una farmacista egiziana, e così le sue zie e gli amici di famiglia si gettano in una frenetica caccia al marito. I tempi però stringono, e non si può andare troppo per il sottile con i requisiti del promesso sposo. Entrano in scena, uno dopo l'altro, gli improbabili pretendenti: un paranoico detective della buoncostume, un irsuto fondamentalista, uno smemorato che si scorda di parlare della sua prima moglie e dei bambini che vivono oltremare. In cinque anni, Ghada ha calcolato che le sono passati davanti almeno trenta candidati al matrimonio. E mentre la generazione delle sue zie si sarebbe accontentata del primo pretendente capitato a tiro, la farmacista egiziana non solo ha detto una sfilza di "no", ma ha trasformato queste "storie dell'orrore" di incontri combinati a tavolino in un blog, Wanna-b-a-bride. E ha fatto risuonare una corda così profonda nei single egiziani, che il suo blog è stato trasformato in un bestseller che illumina la crisi del matrimonio in Medio Oriente. Il libro solleva il velo sui </i>gawaaz al-salonat egiziani<i>, i "matrimoni da salotto". Più che matrimoni combinati si potrebbero definire matrimoni suggeriti. Attraverso una vasta rete sociale, vengono identificati i potenziali abbinamenti. Il pretendente allora visita la casa della donna per una conversazione formale al tavolo da tè. Sono queste "scenette", tratte dalla sua vita personale, così come quelle dei suoi amici, che la scrittrice esordiente ricrea in tutta la loro bizzarra gloria</i>. Claire Soares, The Indipendent tradotto per Internazionalegiuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-83923325496930139192009-10-21T01:38:00.000-07:002009-10-21T01:38:36.914-07:00Ghada su Marieclaire.itLaila Bonazzi intervista Ghada per MarieClaire.it: ecco <a href="http://www.marieclaire.it/magazine/mondi-nuovi/sotto-il-velo-da-sposa#pag-1">qui</a> l'articolo.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-8554506473635170742009-10-19T10:52:00.000-07:002009-10-19T10:52:04.154-07:00Monneeeeezzaaaaa!!!<i>Torniamo ora al blog di Ghada, che avevamo lasciato dopo la descrizione del campo minato in cui lei e sua madre si trovano ogni volta che mettono il naso fuori dalla porta di casa e si affacciano nel loro palazzo...</i><br />
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Addirittura l'ultima volta, tornando dal lavoro, ho incontrato una di loro [<i>le vicine</i>] impegnata a dare i sacchetti della spazzatura a Haytham (quello che raccoglie l'immondizia nel nostro quartiere) e l'ho sorpresa a dirgli, schioccando la lingua in segno di disapprovazione:<br />
- <span style="color: #351c75;">Che Dio raddrizzi gli storti!</span><br />
Al che Haytham, che evidentemente crede nella necessità di essere solidale col popolo dei lavoratori egiziani, a nome della categoria degli spazzini ha deciso di dare il suo contributo a questa patriottica campagna di guerra contro Bride, rincarando la dose:<br />
-<span style="color: #38761d;">Il marcio che è in pentola prima o poi viene al mestolo.</span><br />
(Ma in che razza di condominio di gentaglia vivo?)<br />
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Comunque io non ce l'ho con Haytam, perché so di averlo ferito la volta che ho rifiutato la sua proposta di matrimonio, nonostante il ragazzo sia molto chic (viene a prendere l'immondizia con indosso abiti Versace, i capelli a spazzola e una mano sempre in tasca) e nonostante sia un tipo facoltoso (ha una B.M.V., cioè una Brutta Macchina Vecchia).<br />
<br />
Ma è che la vena liberale e proletaria che è in me cozza contro la mia vena borghese, sofista e imperialista (aprite un dizionario qualsiasi e traducete voi, per favore. Adesso non ho tempo per spiegarvi!) e alla fine mi sono vista costretta, seppur con dispiacere, a rifiutare la sua proposta e il ragazzo deve averla presa male. Probabilmente ho urtato la sua sensibilità. Ed è per questo che, ogni volta che veniva a prendere l'immondizia da noi e mi vedeva passare davanti alla porta, mi guardava, faceva un bel respiro profondo e gridava con quanto fiato aveva in gola:<br />
-<span style="color: #38761d;"> Monneeeeezzaaaaaaa!!!</span><br />
Io naturalmente non l'ho mai presa sul personale. Proprio per niente. Sapete che ho il cuore tenero! Anzi, gli ho sempre augurato ogni bene, finché il Buon Dio non gli ha concesso la grazia di farlo fidanzare con la ragioniera Nermin.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-14636899703183387662009-10-15T05:49:00.000-07:002009-11-03T07:39:07.428-08:00Nuovi articoli su GhadaL''inserto della Stampa <a href="http://www.epoche-edizioni.it/public/rasstampa/TTL_10%20ottobre%2009.jpg">TuttoLibri</a> e <a href="http://www.epoche-edizioni.it/public/rasstampa/donnamodernaperweb.jpg">Donna Moderna</a> parlano di Ghada:<br />
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<i>AMANTI E VELI</i><br />
<i>Pretendenti d'ogni risma per l'egiziana Bride nel caustico </i>Che il velo sia da sposa!<i> (Epoché, pp. 204, 15 Euro, trad. di Barbara Teresi)</i> -TTL-<i></i><br />
<i><br />
</i><br />
<i>QUESTO MESE HO VOGLIA DI... CONOSCERE</i><br />
<i>Prendete Bridget Jones e trasportatela in Egitto: eccovi Bride, trentenne a caccia di marito secondo la tradizione del suo Paese, visite di candidati a casa dei genitori e nemmeno un pretendente che vada bene. Intanto la parola zitella aleggia come una maledizione sulla sua casa. Insieme a lei, tra bicchieri di tè e dolci coriacei (per testare i denti del potenziale futuro marito) Bride vede sfilare un campionario assortito di maschi arabi: cafoni vestiti in technicolor, maniaci del calcio, bugiardi (e pure bigami), poliziotti, megalomani arricchiti. Ovviamente Bride (come la sua autrice, che è una blogger famosissima in Egitto) è ancora a caccia. - </i>Donna Moderna -giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-77260551815029470242009-10-14T00:59:00.000-07:002009-10-14T00:59:26.139-07:00Ghada sul Corriere.itAlessandra Turci recensisce <i>Che il velo sia da sposa!</i> e intervista Ghada, a spasso per Il Cairo nella sua giornata tipo tra librerie e shopping, per il canale Viaggi del Corriere.it.<br />
Qui il link alla <a href="http://viaggi.corriere.it/dovescoprire/libri/2009/velo_sposa/libro_velo_sposa.shtml">recensione</a>, e qui quello all'<a href="http://viaggi.corriere.it/doveconsiglia/accompagnati_da/2009/ghada/intervista_ghada.shtml">intervista</a>.giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-57097013384759434642009-10-10T02:49:00.000-07:002009-10-10T02:49:51.499-07:00Ghada su D - La Repubblica delle DonneElisa Pierandrei parla del libro di Ghada e del suo blog italiano su D in edicola oggi con La Repubblica.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/_qXSxWB2u3eI/StBXTVJO_fI/AAAAAAAAARE/SHNzwbxJq8Q/s1600-h/Drep_10.10.09+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/_qXSxWB2u3eI/StBXTVJO_fI/AAAAAAAAARE/SHNzwbxJq8Q/s320/Drep_10.10.09+001.jpg" /></a><br />
</div><b>BLOG-LIB 2/</b><br />
<b>CHE IL VELO SIA DA SPOSA</b><br />
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Nei post tradotti in italiano sul suo blog, pensieri stravaganti e riflessioni profonde di Ghada Abdel Aal, farmacista trentenne col velo, in cerca di uno sposo al Cairo. Per capire cosa c'è in testa (e non solo sulla testa) della metà rosa di questa parte del mondo. Da qui a un libro, che raccoglie i frenetici tentativi della famiglia della protagonista Bride (sposa), di trovarle l'uomo giusto, inquietante retroscena della crisi del matrimonio in Medio Oriente. Bestseller in Egitto dove è giunto alla settima edizione, i diritti sono stati venduti anche in Usa, Inghilterra, e Italia. Uscirà il 15 ottobre per la casa editrice Epoché, titolo: Che il velo sia da sposa. E il blog in italiano su cheilvelosiadasposa.blogspot.comgiuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-90120669977726130402009-10-07T05:19:00.000-07:002009-10-07T05:42:35.229-07:00Ghada su Vanity Fair<div style="text-align: left;">Farian Sabahi intervista Ghada per Vanity Fair in edicola oggi:<br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/_qXSxWB2u3eI/SsyJWj7GiII/AAAAAAAAAQc/Wk0kAVhV8nQ/s1600-h/vanity_ghada.7.10.09+001.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/_qXSxWB2u3eI/SsyJWj7GiII/AAAAAAAAAQc/Wk0kAVhV8nQ/s320/vanity_ghada.7.10.09+001.jpg" /></a><br />
</div><div style="text-align: left;"><b>DONNE SENZA MARITI</b><br />
</div><div style="text-align: left;"><b>Una scrittrice racconta in un libro i sogni di coppia delle egiziane. "Ma trovarne uno decente è dura".</b><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">"Nei negozi egiziani si trova lingerie di ottima qualità, la sfida è trovare qualcuno che meriti di vedercela addosso!", osserva tagliente l'egiziana Ghada Abdel Aal. Trent'anni, farmacista, nel tempo libero tiene un blog da cui nasce il libro Che il velo sia da sposa! in uscita nelle librerie (Edizioni Epoché, 15,00 euro).<br />
<div style="color: #351c75;"><b>A chiedere la sua mano sono i tipi più strampalati. Nel libro lei li deride, ma la morale è che accalappiare un egiziano come si deve è impossibile?</b><br />
</div>"Trovare un marito decente è difficile, soprattutto in piccole città come la mia, a un paio di ore dal cairo. Noi ragazze non abbiamo molte occasioni per incontrare il tipo giusto, anche perché non frequentiamo centri sportivi e la sera non andiamo a ballare. Sono le nostre famiglie a combinare matrimoni, ma non sempre funziona: spesso va tutto a monte per questioni di soldi".<br />
<div style="color: #351c75;"><b>Nel libro non affronta l'argomento sesso: è ancora tabù?</b><br />
</div>"Ci insegnano che serve soltanto a fare figli... Non dobbiamo pensarci, e la maggior parte di noi lo scopre soltanto dopo le nozze".<br />
<div style="color: #351c75;"><b>Niente sesso prima del matrimonio?</b><br />
</div>"Siano credenti, e l'Islam vieta i rapporti sessuali fuori dal matrimonio. E poi, se una ragazza non arriva vergine alle nozze, potrebbe essere ripudiata all'istante, un rischio che poche possono permettersi di correre".<br />
<div style="color: #351c75;"><b>E ripiegare su uno straniero?</b><br />
</div>"Impossibile trovarne uno dalle mie parti, tranne forse sul posto di lavoro... Ma sarebbe complicato, perché le musulmane possono solo sposare uomini musulmani. Inoltre, tradizioni, usi e costumi diversi rendono difficile un'unione di quel tipo: non sono convinta che sia una buona idea."<br />
<div style="color: #351c75;"><b>E sposare un poligamo, come quello che nel libro viene a conoscerla in compagnia di due donne che non sono le sorelle, ma le sue prime mogli?</b><br />
</div>"Non sono contro la poligamia, che l'Islam permette in determinate circostanze. Ma non credo faccia per me, anche se, bisogna ammetterlo, potrebbe essere un modo per condividere il peso di un marito."<br />
</div>giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-13416125295198693412009-10-03T07:15:00.000-07:002009-10-03T07:46:40.711-07:00Niente?<i>Torinamo adesso al blog di Ghada: dopo l'annuncio ufficiale della pubblicazione del libro in italiano data ai lettori arabi (<a href="http://wanna-b-a-bride.blogspot.com/">http://wanna-b-a-bride.blogspot.com/</a>) e in attesa dell'uscita in libreria, continuiamo a leggere le sue avventure tratte proprio dal blog.<br />
</i><br />
<i>Dopo aver saputo che persino Susan, la figlia di zia Ficcanaso, è fidanzata, Bride ci racconta del campo minato che è diventato ormai per lei e sua madre il loro condominio....</i><br />
<br />
Questa è la naturale, inevitabile, logica conseguenza del carico di stress psicologico e morale a cui io e lei siamo sottoposte quando mettiamo piede nel nostro condominio e saliamo per quelle scale che ormai si sono trasformate in un territorio in cui vige il coprifuoco e che noi attraversiamo in punta di piedi, come le migliori ballerine del celebre balletto "Il lago dei tacchini".<br />
E' che ormai la gente ci mangia vive. A ogni pié sospinto un pretendente rotola giù per le scale e l'ultimo, l'amico Titti, ha dato scandalo urlando e insultandoci sul pianerottolo (vai a leggerti la storia del pretendente numero nove sul libro che non hai ancora comprato, signorino!) fino a che l'affetto che comunque avvertivo da parte dei nostri vicini non è andato a farsi benedire (e vabbé, succede...). Del resto, se ciascuno dei tuoi 13 vicini ti ha presentato un uomo e tu li hai scartati tutti, è ovvio che le scale si trasformino in un campo minato.<br />
A poco a poco la parola "Niente?", con cui mi tartassavano un tempo, si è trasformata da "niente" in "nié" e poi in "nnnnnn", ovvero la lettera n pronunciata tiranto fuori la lingua per un'estensione che può variare tra cinque centimentri e mezzo metro, secondo la capienza del cavo orale e la lunghezza della lingua di ciascuno.<br />
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<div style="color: #674ea7;">- Allora, cara? Non c'è più nessuno che viene a chiedere la tua mano?<br />
</div>- Ma no, zia! Vengono. E' solo che non sono adatti a me.<br />
-<span style="color: #674ea7;"> Ah, capisco, Chi non sa ballare dice che il pavimento è storto.</span><br />
<br />
-<span style="color: #3d85c6;"> Allora, cara? Basta così?</span><br />
- Ma basta così cosa, zia?!!<br />
-<span style="color: #3d85c6;"> No, dico: adesso sono loro a rifiutare te... O sei ancora tu che li mandi via?</span><br />
- Un po' e un po', zia... Rifiuto... vengo rifiutata... Com'è normale che sia!<br />
-<span style="color: #45818e;"> <span style="color: #3d85c6;">Ah, capisco. Quando uno è come la crusca, i polli ci razzolano sopra.</span></span>giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-21477960358297014832009-09-24T08:21:00.000-07:002009-10-02T11:16:12.587-07:00chi è Bride?<i>Adesso un passo indietro, per conoscere meglio Bride, la società egiziana e i meccanismi (così diversi da quelli italiani… o forse no??) che regolano il tema principale del romanzo… il MATRIMONIO! E chi meglio di lei può presentarsi ai lettori italiani? Ecco quindi in anteprima assoluta alcuni estratti del libro.</i><br /><br /><div style="text-align: justify;">Pronunciate la formula «Nel nome di Dio clemente e misericordioso», e restate con me.<br /></div><div style="color: #990000; text-align: justify;">Una cosa alla volta.Prima di tutto, mettiamoci d’accordo sul fatto che l’argomento «matrimonio», «sposi» e «tardare a sposarsi» è estremamente delicato.Ed è molto difficile che troviate qualcuno che ne parli senza peli sulla lingua, specialmente tra le ragazze. Perché quella che ne parla con franchezza viene vista come una sfacciata, una maleducata, come una che ha fretta di sposarsi o che è rimasta zitella perché non se l’è pigliata nessuno!<br /></div><div style="text-align: justify;">Stabiliamo ora un altro principio importante: in Egitto, il numero di ragazze è di gran lunga più elevato rispetto al numero di uomini.Perché la percentuale di donne è maggiore? Ve lo dico io: per via delle signore che continuano a partorire finché non arriva il maschio.<br /></div><div style="text-align: justify;">Ok, ma allora cosa deve fare una ragazza, secondo voi?<br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #990000;">E questo senza considerare il «timer» che scatta a partire dal momento in cui ti laurei. </span>Ovvero: una ragazza comincia a considerarsi zitella se sono passati due o tre anni dalla laurea e non si è ancora fidanzata.Io, personalmente, ho cominciato ad avere la sensazione che resterò zitella già dai miei ventitré anni... E allora, che fare?Francamente, questa stupida società in cui viviamo che stima il valore di una ragazza in base al matrimonio (quella che si sposa in fretta è in gamba, quella che ritarda deve vergognarsene), e in cui di contro l’uomo ha il diritto di scegliere, porre condizioni, fare il libertino e passare quindi peresperto, «uomo di mondo», e pur avendo oltrepassato i quaranta può sposare quando gli pare una diciottenne, a Dio piacendo, ebbene questa società è ingiusta e spietaaaaataaaa!<br /></div><div style="color: #990000; text-align: justify;">Ed è per questo che io, «Bride» (che sarebbe «sposa», ma in inglese fa più figo e la gente dirà che sono colta), ho deciso di scrivere sull’argomento e di analizzarlo da tutte le possibili angolazioni cosicché chi non ha capito capisca, e chi non sa sappia, che le ragazze sono delle poverette, che lo stress che hanno addosso aumenta di giorno in giorno e che la gente esprime giudizi a vanvera.Restate con me, quindi: vi racconterò qualcuno dei disastri che mi sono capitati, così saprete cosa ci tocca sopportare...<br /></div>giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-80123022319824869952009-09-21T08:10:00.000-07:002009-10-02T12:07:43.260-07:00L'annuncio di zia Ficcanaso<div style="text-align: justify;"><em>Per tutti i futuri lettori, ecco un primo assaggio delle avventure di Bride, tratte dal suo blog (tradotto per noi, come il libro, da Barbara Teresi) che si trova qui a dover digerire la notizia del matrimonio di sua cugina Susan, figlia di zia Ficcanaso... </em><br />
</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Dunque, ragazzi… oggi rientrando in casa mi sono imbattuta in una scena da spezzare il cuore: mamma, con gli occhi smarriti e il respiro affannoso, stritolata tra zia Ficcanaso e sua figlia Susan. Zia Ficcanaso mi guarda. Ha il volto illuminato e l’aria allegra, Ma questa benedetta donna non l’avevamo di recente scaraventata giù per le scale, interrompendo così le relazioni diplomatiche con lei ed espellendo l’ambasciatore? Ma non le scorre il sangue nelle vene?<br />
</div><div style="text-align: justify;">Strano davvero. Ma non è tanto questo che mi fa strano. A stranirmi sul serio è Susan: la ragazza se ne sta seduta con le gambe accavallate, un gran sorriso stampato in faccia e una gioia negli occhi che non lascia presagire nulla di buono.<br />
</div><div style="text-align: justify;">Questo genere di gioia negli occhi della gente scatena in me delle reazioni allergiche. Perché mai la gente dovrebbe essere così contenta? Voglio dire… c’è poco da stare allegri! <br />
</div><div style="text-align: justify;">A meno che…<br />
</div><div style="text-align: justify;">A meno che… <br />
</div><div style="text-align: justify;">Prima ancora che riuscissi a formulare il pensiero, sulla mia capoccia – e su quella di mia madre – si era abbattuto quest’ennesimo violento colpo del destino, sotto forma delle crudeli parole di zia Ficcanaso: Non vieni a congratularti con Susan, Bride? Susan si fidanza!<br />
</div><div style="text-align: justify;">DA RA DA DAAN…<br />
</div><div style="text-align: justify;">Mamma è rimasta di sasso, gli occhi sbarrati.<br />
</div><div style="text-align: justify;">Per la prima volta ho afferrato appieno il senso dell’espressione “il collo le è diventato come un granello di sabbia”.<br />
</div><div style="text-align: justify;">Mamma, poverina, il collo non ce l’ha proprio più, è sparito. È come se la testa fosse stata montata direttamente sulle spalle con delle viti e il mento saldato alla cassa toracica…<br />
</div><div style="text-align: justify;">Affinché possiate farvi un’idea dell’entità del colpo inferto a mamma da queste parole, dovete sapere in che stato psicologico si trova da un po’ di mesi a questa parte: la povera donna è sull’orlo di una crisi nervi e ormai si aggira per casa parlando da sola e chiedendo consigli a chiunque sull’annoso problema (come accalappiare un marito?), che ormai in Egitto sta diventando ben più grave del problema delle file per il pane sussidiato dallo stato.<br />
</div><div style="text-align: justify;">A chiunque e a qualunque cosa! Figuratevi che una volta l’ho sorpresa ad aprire il frigorifero e rivolgersi a una confezione di latte.<br />
</div><div style="text-align: justify;">Voglio dire: se arrivasse un pretendente qualsiasi a chiedere la sua mano adesso, dovremmo accettarlo o aspettarne uno migliore? E se decidiamo di aspettare, per quanto tempo dovremmo farlo?<br />
</div><div style="text-align: justify;">Un’altra volta l’ho vista aprire il forno e dire: Ah, sì? È questo che pensi? Aspettiamo ancora? Sai che ti dico? I tuoi consigli sono tutti bruciacchiati e le tue opinioni non sono ben cotte!<br />
</div><div style="text-align: justify;">Ma la volta in cui mi sono preoccupata sul serio è stata quando mi ha detto che voleva spolverare il tappeto. Dopo averle portato il tappeto sul tetto, sono ridiscesa.<br />
</div><div style="text-align: justify;">Non vedendola tornare ho temuto il peggio e dopo un po’ sono andata a vedere perché ritardava…<br />
</div><div style="text-align: justify;">L’ho trovata con il battipanni stretto in pugno, intenta a batter colpi sul pavimento: Ma perché non me l'hai detto fin dall'inizio? A quest'ora l'avremmo fatta finita da un pezzo!<br />
</div>giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1158061173202750327.post-73500970520531347442009-09-16T07:48:00.000-07:002009-10-02T11:16:12.609-07:00che il velo sia da sposa!sta per arrivare in italia, pubblicato dalla casa editrice Epoché, la prima traduzione mondiale del best seller egiziano di Ghada Abdel Aal, <a style="font-weight: bold; font-style: italic;" href="http://www.epoche-edizioni.it/catalogo2.asp?idsch=151&idaut=71">Che il velo sia da sposa!</a>, in libreria dal 15 ottobre.<br /><br />in attesa di leggere le avventure di Bride alla ricerca del grande amore nella tradizionalissima società islamica di oggi, seguiranno assaggi del suo blog, finora solo in lingua araba, spunti di discussione e tutte le informazioni su Ghada.<br /><br />buona lettura!giuliamhttp://www.blogger.com/profile/00605337761368836093noreply@blogger.com2